Investire in agricoltura in Tunisia
Il settore agricolo in Tunisia offre considerevoli possibilità di investimento e di creazione di nuove attività. L’investimento in attività agricole (o agroindustriali) in Tunisia è un’opzione di grande interesse per i professionisti europei del settore (infatti sono già molte le aziende agricole a capitale straniero). Inoltre, in tempi in cui molti in Europa guardano a nuovi Paesi in cerca di nuovi sbocchi e attività, l’investimento in agricoltura è un’alternativa molto valida a settori tradizionalmente più battuti, come la ristorazione o l’hotellerie.
L’agricoltura in Tunisia rappresenta ancora, con il settore della pesca, una parte importante dell’economia, pari all’11% del PIL, un’incidenza che è ben oltre il triplo di quella che si riscontra nei paesi più avanzati. Il dato spiega l’attenzione che viene rivolta al settore da parte dello Stato, sotto forma di sgravi fiscali, fortissimi incoraggiamenti concessi alle aziende esportatrici, prestiti agevolati, consistenti rimborsi per investimenti fatti in vari comparti, soprattutto quelli più innovativi.
Ma oltre a ciò, ci sono altri determinanti fattori di interesse: un clima favorevole che si presta a varie colture, la disponibilità di manodopera esperta, un costo del lavoro infinitamente più basso, la possibilità di locazione di terreni demaniali: tutti elementi che rendono molto conveniente la produzione e le attività di trasformazione, specialmente per alcune lavorazioni a forte intensità di manodopera che, in Italia come in Europa Occidentale, patiscono il problema degli alti costi di produzione.
E, ancora, l’esistenza di spazi di mercato ancora molto grandi per attività che in Italia e in Europa sono già abbastanza sfruttate, mentre in Tunisia sono relativamente o del tutto nuove. A tale riguardo la produzione biologica è un esempio eclatante, ma se ne possono fare altri: per esempio il compostaggio, varie colture in serra, l’acquacoltura, il cui peso nella produzione ittica è ancora molto basso ma che è destinata ad assumere un ruolo centrale.
Secondo la legge tunisina, un cittadino straniero può investire in attività agricole e agroindustriali in partnership con una persona fisica o giuridica di nazionalità tunisina. Lo straniero non può detenere la proprietà dei terreni, ma può essere socio, anche di maggioranza (fino ai 2/3 del capitale), nella società che sfrutta il terreno e che trasforma e commercializza i prodotti. La società a capitale straniero così costituita gode di una serie di incoraggiamenti, tra i quali i più importanti sono:
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- Rimborsi dal 7 al 40% degli investimenti, a seconda delle zone e del tipo di investimento. In particolare sono rimborsati al 30% gli investimenti in agricoltura biologica, al 25% quelli nella pesca nelle zone del nord del paese, al 40% gli investimenti effettuati per il risparmio di acqua.
- Se il fatturato della società deriva per almeno il 70% da esportazioni, scattano i fortissimi incentivi previsti per le società totalmente esportatrici, vale a dire: esonero totale dalle imposte sui profitti societari per i primi 10 anni e detassazione del 50% per gli anni successivi, sgravio totale e permanente per i profitti reinvestiti, esonero totale e permanente dal pagamento di una nutrita serie di oneri.
In questo sito troverete alcune proposte di investimento nell’agro-industriale, relative anche a progetti innovativi. Ma ne abbiamo ancora altre, ed altre possiamo rendervele disponibili secondo le vostre esigenze. Una parte della nostra organizzazione è dedicata in maniera specifica all’agro industriale e il nostro ufficio di Sousse è in costante contatto con l’APIA, l’ente statale tunisino preposto allo sviluppo degli investimenti in agricoltura.
Avvalendoci anche di qualificati professionisti di nostra fiducia, siamo in grado di fornire agli imprendiori agricoli italiani tutto il servizio necessario per la concretizzazione dei progetti di investimento in agricoltura in Tunisia.
Non esitate a contattarci per qualunque approfondimento.